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La Storia

Le Tradizioni tramandate nel tempo

La storia del Forno delle Sorelle Palese ha inizio con quella di Nonna Annina, madre delle Sorelle Palese, ed affonda le sue radici nel primo dopoguerra. Questi erano anni molto duri in cui la popolazione viveva nella povertà, nutrendosi principalmente dei prodotti che la terra offriva e trovando rifugio nei boschi o in posti lontani dalla citta, luogo di scontri.

In una piccola frazione di Potenza, si rifugiò la famiglia della piccola Annamaria Santarsiero, chiamata “Annina”. Qui, ella, fin dalla più tenera età, si impegnava per aiutare la famiglia nelle mansioni quotidiane. In questi anni, si godeva dell’abbondanza dei prodotti della terra, in particolare del grano, il quale veniva usato soprattutto nella produzione di pane, il quale era consueto lavorarlo nelle case e cuocerlo nel forno comune del paese.

Proprio grazie a questo modo di vivere Annina imparò, nel tempo, la preziosa arte della panificazione.

Più in là, nel 1947, la donna, sempre più incuriosita dall’alchimia della produzione, iniziò ad apprendere i segreti delle tradizioni e degli insegnamenti tramandati da zia Lita, in particolare dei biscotti e, con grande dedizione e passione, seguì la zia e, con quest’ultima, diventarono presto “Le Biscottare” di Avigliano.

Contattate, da una frazione ad un’altra di Potenza le due si impegnavano nella preparazione dei biscotti di una delle feste più sentite e partecipate dalla comunità: il matrimonio.

Secondo l’usanza, si preparano i taralli aviglianesi, anche chiamati “mustazzuol”, “biscotti d’la zita” o “biscotti della sposa”, unendo le uova che la contrada raccoglieva, le farine di Risciola e di Maiorca molite a pietra e lo zucchero.

Quest’ultimo veniva poi lavorato per la creazione dello zucchero fuso bianco, chiamato “l’u c’lepp” neessario per ta glassatura, detta “nasc’pratura”, del biscotto stesso.

Durante questo lieto evento si riempivano le ceste di pastarelle, ficculi, tarallucci, mustazzuoli e strazzate, ad allietare i commensali durante il rito del matrimonio che durava per più giorni.

Più tardi Annamaria si innamorò di Salvatore Palese e, qualche anno più in là, i due si sposarono ed ebbero sei figli, tre maschi e tre femmine. Annina insegnò loro ciò che aveva appreso durante la sua vita, dall’arte della panificazione e all’alchimia dei biscotti.

Successivamente, anche le sue figlie, curiose come lo era lei, imparano i segreti tramandati e, incuriosite dall’alchimia della produzione, seguirono la loro mamma Biscottara negli eventi a cui era chiamata per produrre le sue delizie.

Solo negli anni ’80, le figlie della donna, Lucia ed Antonietta, insieme alla loro sorellina Eugenia, ebbero un’idea che cambierà la loro vita: aprire un forno per far assaporare a tutti le prelibate delizie che preparavano insieme alla loro mamma, talmente buone da venir chiamate da paesi e contrade di tutta la provincia di Potenza.

Nasce, così, il Forno delle Sorelle Palese, una storia di sacrifici, amore e tradizioni.

Dal 1984 ad Oggi

Oggi, la nostra azienda, da oltre 40 anni, continua a creare prodotti completamente artigianali, rispettando i segreti tramandati da Nonna Annina di generazione in generazione, dando anche particolare attenzione alla ricerca delle migliori materie prime presenti sul mercato preferendo, quando possibile, quelle locali o derivanti direttamente dalla nostra filiera corta 100% controllata, priva di pesticidi e a Km0.
Dal 1984, si lavorano, secondo l’antica tradizione lucana, il pane e la tipica Strazzata di semola di grano duro a lievitazione naturale, il classico Tarallo Aviglianese, i Ficculi, i Tarallucci al finocchietto e le Stozze. Queste, sono solo alcune delle prelibatezze preparate ancora oggi con la cura artigianale di sempre e la particolare attenzione nella scelta di ingredienti semplici e naturali, cotti rigorosamente in forno a legna.

Per noi è di vitale importanza porre un occhio al futuro del pianeta e, in particolare, a quello dei nostri giovani riducendo al minimo l’impatto ambientale. Infatti abbiamo deciso di operare sfruttando esclusivamente l’energia rinnovabile ottenuta dai pannelli solari, presenti nella parte superiore della struttura, e dal riutilizzo del calore proveniente dal nostro forno a legna, impegnandoci, nel nostro piccolo, a garantire un mondo migliore e più pulito alle generazioni che verranno.

Nel tempo, la nostra azienda è stata pluripremiata, in primo luogo per la qualità dei nostri prodotti ed il modo di operare completamente artigianale e rispettoso delle tradizioni; ma anche per il nostro approccio rispettoso dell’ambiente e dei principi etici che ci legano al nostro pianeta.
E’ così che prendono vita gli antichi sapori della tavola lucana. Una storia che si tramanda da generazioni, un amore per un lavoro, una scelta di vita.

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